Sigillo datato 1263, con il primo leone sullo scudo.

Pendendi di pettorali da cavallo, dal XIII secolo al XIV secolo.

Ritrovato a Venezia, Grazie alla Gentilezza della Signora Carla Sitran.

Ringrazio il sito venicewiki.org per aver dato rilevanza al nostro passaggio a Venezia. Nella loro pagina vi è anche l'esatta collocazione http://venicewiki.org/wiki/Scultura_Esterna_-_Santa_Croce
al numero SC 101 dell'elenco. 
 

Ritrovato a Venezia, Grazie alla Gentilezza della Signora Carla Sitran.

Ringrazio il sito venicewiki.org per aver dato rilevanza al nostro passaggio a Venezia. Nella loro pagina vi è anche l'esatta collocazione http://venicewiki.org/wiki/Scultura_Esterna_-_Santa_Croce
al numero SC 101 dell'elenco. 

Fu posto in occasione del matrimonio tra Zanetta Zanotto(prozia di Andrea I) e Domenico Dolfin nel 1451. Ritrovato a Venezia, Grazie alla Gentilezza della Signora Carla Sitran. 

Ringrazio il sito venicewiki.org per aver dato rilevanza al nostro passaggio a Venezia. Nella loro pagina vi è anche l'esatta collocazione http://venicewiki.org/wiki/Scultura_Esterna_-_San_Polo
al numero SP 155 dell'elenco. 

 

Blasone del 1451, tratto da un manoscritto miniato, realizzato in occasione del matrimonio tra Zanetta Zanotto e Domenico Dolfin.

Fu posta per ringraziare San Marco per aver salvato Zane Zanotto, era stato colpito da una febbre improvvisa molto forte ed era stato già dato per morto...è riuscito a riprendersi e a sopravvivere. Ringrazio il sito venicewiki.org per aver dato rilevanza al nostro passaggio a Venezia.

Nella loro pagina vi è anche l'esatta collocazione 

http://venicewiki.org/wiki/Scultura_Esterna_-_Dorsoduro
al numero DD 89 dell'elenco. 

Blasone del 1464.

Venezia, primi del XVI° secolo, porta ancora il cimiero del XV secolo, abbandonato dopo la Battaglia di Lepanto, in funzione dell'angelo con i gigli scarlatti. Oggi inserito nella facciata dell'Hotel Bauer. L'Hotel Bauer, sorge sul sito di una delle nostre antiche Ca', ove ospitammo Giovanni De' Medici detto dalle Bande Nere. Per questa Bellissima foto ringraziamo la Signora Carla Sitran, la Signora Catia Zanon e il Signor Giorgio Berton.

Ringrazio il sito venicewiki.org per aver dato rilevanza al nostro passaggio a Venezia. Nella loro pagina vi è anche l'esatta collocazione http://venicewiki.org/wiki/Scultura_Esterna_-_San_Marco
al numero SM 78 dell'elenco. 
 

 

Ringraziamo la Signora Cristina Giacomazzo per le foto di come si presenta la zona nel luglio 2022.

La stessa zona, alcuni anni fa. Uno degli ultimi nostri leoni cinquecenteschi scalpellati per far aderire il nuovo intonaco..riemersi dopo lavori di restauro di una facciata a Venezia....Per la foto e per le indicazioni ringrazio il Signor Giorgio Berton.

Ringrazio il sito venicewiki.org per aver dato rilevanza al nostro passaggio a Venezia. Nella loro pagina vi è anche l'esatta collocazione http://venicewiki.org/wiki/Scultura_Esterna_-_Dorsoduro_2
al numero DD 237  dell'elenco. 
 

Forse l'ultimo dei nostri leoni cinquecenteschi scalpellati per far aderire il nuovo intonaco..riemersi dopo lavori di restauro di una facciata a Venezia....Per la foto e per le indicazioni ringrazio sinceramente il Signor Giorgio Berton, la Signora Cristina Giacomazzo e la cugina Giovanna Dissera Bragadin.

Ringrazio il sito venicewiki.org per aver dato rilevanza al nostro passaggio a Venezia. Nella loro pagina vi è anche l'esatta collocazione http://venicewiki.org/wiki/Scultura_Esterna_-_Dorsoduro_2
al numero  DD 312 dell'elenco. 
 

Blasone tratto dalla ducale del doge Priuli del 1562, dove si riconferma il titolo di conte a  Antonio Zanotto.

Scudo da parata del 3° conte, Giacomo.

Da Dulcigno(oggi Ulcinj), localizzata nell'attuale Montenegro o come la definivano i veneziani gli inizi dell'Albania Veneta. Si trova "incastonato" sul portale di un piccolo palazzetto. In origine si trovava nella chiesetta  dedicata a Maria, faceva parte della lastra tombale  di Andrea primo conte Zanotto. Durante l’occupazione mussulmana venne tolta dal pavimento e gettata in un cumulo di macerie. segata". La chiesa divenne moschea(e poi chiesa ortodossa nel 1908) oggi museo archeologico locale. La lapide venne recuperata, segata, e incastonata nel portale di quella che secondo al leggenda fu la loro dimora. Il figlio Antonio venne seppellito nella medesima tomba del padre per intercessione dei Gianizzeri , con gli onori dovuti a un guerriero.  Ringrazio sinceramente il Signor Gezim Mavric per avermi inviato le foto dal suo archivio personale.

La lastra tombale di famiglia, del 1580, un tempo nella chiesa di San Daniele di Castello(Venezia), a seguito delle soppressioni napoleoniche, venne trasferita a San Pietro di Castello, nel chiostro dove tutt'ora si trova. Nel particolare si nota, vicino all'erbetta, i resti del contorno della testa del leone del nostro blasone.

Manoscritto miniato delle Famiglie venete con le loro armi gentilizie, dei primi del ‘600.
 

Da una tavola dei primi '600....

Blasone tratto da una stampa settecentesca con l'effige del primo conte.

Blasone della prima metà del '700, scoperto sotto l'intonaco il 19 maggio 2015. L'architrave su cui si trova e il particolare.

Acquerello di un progetto per il blasone del matrimonio di Giacomo Zanotto con Anna Orsola Carrara.

Blasone ligneo in foglia d'oro e smalti della metà del '700.

Blasoni trecenteschi tratti da G.Tassini, "Cittadini veneziani", Venezia 1888.

Blasoni dipinti nell’ottocento sulla porta della sala principale del  palazzo.

Blasone ligneo del 1910, pessimo restauro anni '60.

Dono del barone Antonio Manno, 1910 ca. Il barone fu membro della Consulta araldica, incaricato della direzione della Biblioteca reale di Torino (1909-1918), e membro dell'Istituto storico italiano (1897-1918).

 Blasone scolpito  sui pilastri del cancello del parco  demolito negli anni ‘50                                            

Placca anni '50/'60 del campanello a "maniglia".

Il restauro è avvenuto nel dicembe 2022 seguendo i consigli del signor Marco Pagano .

Blasone presente nella villa fino agli anni '50.

Dal Libro d'arme di Venezia di Eugenio Morando Di Custoza, Verona, 1979.

Blasone del 2003 tratto dal volume "Historia Virorum Illustrium ex Zanotta Gente".. in fase di pubblicazione.

Blasone realizzato dal Centro Studi Araldici.

Realizzati dalla Maestria del Signor Vincenzo Parrino nel 2015.

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Doni del 2018 da un caro amico .

Tratto dall'attuale  grande  albero genealogico con i colori e lo stile del barone Manno.

 

Attuale Ex libris 

Blasone realizzato per Andrea IX Michele.

Con il permesso del Guardian Grando il blasone di famiglia in versione settecentesca è stato effigiato sul Libro della Venerata Confraternita della Scuola Grande di San Marco.

Il Senato Accademico del Centro Studi Araldici ha premiato questa sezione del sito con il premio "Scudo d'Oro"